L’immagine fotografica di una galassia produce l’impressione che le stelle da cui è composta siano estremamente vicine una all’altra. Questa impressione non corrisponde alla realtà.

Lo scopo dell’exhibit “Sistema solare” è principalmente quello di far cogliere al visitatore l’enormità delle distanze nell’Universo e la piccolezza, in confronto a tali distanze, degli oggetti che lo popolano (stelle, pianeti e altri oggetti minori).

Un disco di rame posto sul pavimento del Museo Explorazione (diametro 23 cm) rappresenta il Sole in un modello di sistema solare avente scala 1 : 6 000 000 000 [ un metro nel modello corrisponde a 6 000 000 di chilometri nella realtà]. Abbiamo mantenuto la stessa scala sia per le distanze fra gli oggetti che per le loro dimensioni. Questo fatto ci ha costretti a rappresentare i primi tre pianeti con una lente di ingrandimento (ingrandimento 3x) allo scopo di renderli più facilmente visibili al visitatore. Nella scala scelta gli 8 pianeti hanno dimensioni che variano da quella di un granello di sabbia a quella di un sassolino e sono dispersi su una distanza di circa 750m (che rappresenta la distanza media dell’ultimo pianeta: Nettuno). All’interno dell’orbita di Nettuno l’oggetto più grande dopo i pianeti è l’asteroide Cerere, spesso considerato un pianeta nano. In scala Cerere avrebbe un diametro di 0,16mm e quindi non è rappresentabile.

Nel nostro modello, la stella più vicina a noi (Proxima Centauri) sarebbe rappresentata da una sfera di 3,3cm collocata a New York.

La distanza dei pianeti che non possono essere rappresentati all’interno del museo è indicata da cartelli collocati lungo due percorsi che attraversano la città.